Sì. tNotice risolve e innova.
L’art. 3 n. 36 del Regolamento 910/2014 (eIDAS), recepito in San Marino con il Decreto Delegato 11 aprile 206 n. 46, stabilisce che il servizio elettronico di recapito certificato è “un servizio che consente la trasmissione di dati fra terzi per via elettronica e fornisce prove relative al trattamento dei dati trasmessi, fra cui prove dell’avvenuto invio e dell’avvenuta ricezione dei dati, e protegge i dati trasmessi dal rischio di perdita, furto, danni o di modifiche non autorizzate”, e i servizi elettronici di recapito certificato qualificato a questi requisiti aggiungono quelli definiti dall’art. 44 del medesimo Regolamento.
Essendo tNotice possedere i requisiti dei servizi elettronici di recapito certificato qualificato, tNotice rispetta tutti i parametri indicati, compresi quelli delle “prove relative al trattamento dei dati trasmessi” e della protezione dei dati trasmessi “dal rischio di perdita, furto, danni o di modifiche non autorizzate”, tutti i dati archiviati solo sul territorio della Repubblica di San Marino presso il Dipartimento della Funzione Pubblica – Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica.
Di conseguenza tNotice fornisce prova anche del contenuto della comunicazione, oltre che dell’avvenuto invio e dell’avvenuta ricezione, risolvendo così una delle maggiori problematiche caratterizzanti la raccomandata tradizionale.
Quest’ultima infatti si limita a provare che è stata consegnata una busta, ma non che sia stato consegnato il contenuto della comunicazione, giacché il destinatario potrebbe sempre sostenere che la busta non conteneva alcun messaggio, oppure un altro documento, con l’onere della prova che è stato attribuito dalla Suprema Corte italiana talvolta al mittente (Cass. 10021/2005) e talvolta al destinatario (Cass. 20144/2005).
Come detto tNotice risolve la problematica (contemporaneamente ponendosi in una posizione di assoluta innovazione), e lo fa producendo un’impronta del documento e di tutti i suoi allegati in fase di accettazione (una sorta di esame del “DNA” del contenuto della comunicazione) senza necessità di aprire o leggere i documenti, nel rispetto dell’art. 15 della Costituzione Italiana a maggior privacy dell’Utente.
In fase di ritiro da parte del destinatario della comunicazione tNotice produce una nuova impronta del documento (il suo “DNA”) e ne verifica la corrispondenza con l’impronta di partenza. Solo nel caso in cui le due impronte corrispondono tNotice produce un Certificato Postale Forense (CPF) di attestazione che il contenuto spedito dal mittente con il numero identificativo della raccomandata è esattamente lo stesso ricevuto dal destinatario.